COS’E’ LO STRESS?
Lo stress è definito come “risposta funzionale con cui l’organismo reagisce a uno stimolo più o meno violento (stressor) di qualsiasi natura”. Lo stress comporta quindi una risposta di adattamento a situazioni e contesti percepiti come problematici o pericolosi.
Di fronte ad uno stressor l’organismo ha una reazione di allarme indispensabile per preparare il soggetto ad una rapida azione offensiva o difensiva, utile per la sopravvivenza.
Nel 1974 Seyle descrisse il ciclo noto come “sindrome generale di adattamento” atta a ristabilire un nuovo equilibrio interno (omeostasi) ed articolata in tre fasi:
1) “REAZIONE DI ALLARME”, cioè la prima risposta ad un evento esterno stressante. La principale reazione fisiologica è la produzione di adrenalina con conseguente aumento del battito cardiaco: il corpo si prepara alla classica risposta “combatti o fuggi”. La struttura dell’encefalo protagonista in questa prima fase è l’ipotalamo che agisce attraverso
– la secrezione di cortisolo, adrenalina e noradrenalina (aumento pari anche a 10 volte il normale)
– la produzione di antidolorifici naturali del corpo, le betaendorfine, che innalzando la soglia del dolore permettono di sopportare meglio traumi, sforzi e tensioni emotive.
– il sistema simpatico con l’inibizione del funzionamento dell’apparato digerente e la stimolazione di altri sistemi come quello vascolare, muscolare liscio e ghiandolare.
Se lo stressor si prolunga nel tempo, si innesca la seconda fase
2) “RESISTENZA” nella quale il nostro organismo cerca di resistere finché l’elemento stressante non scompare.
Tuttavia questa fase vede la sovrapproduzione di cortisolo che causa un indebolimento delle difese immunitarie, arrivando fino alla loro soppressione: questo inizialmente non causa problemi, ma se continua ad essere presente in modo intenso, si innesca l’ultima fase
3) “ESAURIMENTO” – le risorse a disposizione dell’organismo, essendo limitate, ad un certo punto si esauriscono con un calo repentino degli ormoni surrenalici (adrenalina, noradrenalina e cortisolo) e la rapida diminuzione delle riserve energetiche.
In base alle modalità con cui gli stimoli esterni si presentano all’individuo, il nostro organismo risponderà in modo diverso e più precisamente attraverso due modalità distinte in:
•Stress acuto: quando gli eventi stressanti si presentano in modo acuto e la risposta dell’organismo si gioca e/o si esaurisce nel giro di pochi minuti o di ore.
•Stress cronico (distress): Quando l’organismo si trova costantemente sotto pressione i naturali meccanismi di recupero non riescono più a regolare il complesso sistema di risposta allo stress e la situazione di ‘allerta’ tende a cronicizzarsi, indipendentemente dalla presenza o meno di concrete ‘minacce’ esterne. Tale situazione, determina uno squilibrio delle fisiologiche funzioni dell’organismo, con effetti estremamente dannosi sulla salute.
EVENTI PSICOSOCIALI STRESSANTI O “LIFEEVENTS”
Nello stress psicologico la reazione individuale dipende dal significato che si attribuisce all’avvenimento anche se vi sono categorie di eventi che possono essere considerati impegnativi per la maggior parte delle persone. Gli eventi che assumono un valore psicologicamente stressante per la maggior parte delle persone riguardano i seguenti ambiti: lutto, lavoro, salute, problemi economici, educazione, cataclismi, relazioni familiari e sociali.
Accanto a questi eventi possiamo identificare come fonti frequenti di stress alcuni fattori fisici:
- il freddo
- il caldo intenso
- malattie organiche
- l’abuso di alcol
- il fumo
- limitazioni nei movimenti
DISTURBI COLLEGATI ALLO STRESS
Lo stress può aggravare disturbi fisici e psichici, favorendo l’insorgere di problemi e patologie raggruppati in 4 aree distinte (Giusti, Di Fazio, 2008):
- Sistema immunitario: diminuzione generale delle immunità alle malattie; malattie cardiovascolari; genesi del cancro; genesi delle malattie autoimmuni.
- Sistema emotivo: ansia e panico; rabbia e collera; depressione; apatia e alienazione; mancano di controllo; mancanza di fiducia in sé; senso di colpa e malinconia.
- Sistema cognitivo: difficoltà nel ragionamento e nel problem solving; difficoltà di concentrazione; difficoltà ad esprimersi; carenza di creatività; mancanza di memoria; alterazione della percezione.
- Sistema comportamentale: linguaggio affrettato; sonno disturbato; iperattività; aumento del consumo di cibo e di farmaci; confusione e irritabilità; crisi di pianto; scarsa motivazione; tendenza a procrastinare; abbassamento dei livelli di energia; difficoltà nelle relazioni interpersonali.
COME AFFRONTARE LO STRESS
L’utilizzo di tecniche di rilassamento aiuta l’individuo a regolare e gestire le reazioni fisiologiche caratteristiche dello stress. Le principali e più efficaci tecniche di rilassamento sono il training autogeno di Schultz, il rilassamento muscolare progressivo di Jacobson, il biofeedback.
Un altro importante aiuto deriva dalla Mindfulness (Kabat-Zinn, 1979) con il protocollo mindfulness based stress reduction (MBSR – Metodo per la riduzione dello Stress basato sulla consapevolezza).
La psicoterapia cognitivo comportamentale è un approccio che si propone di aiutare la persona ad individuare le situazioni stressanti fornendole gli strumenti e le abilità utili per affrontare e gestire lo stress, a pianificare i propri obiettivi e a sviluppare maggior controllo sulle emozioni.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Elena Giannarelli
Psicologa, Psicoterapeuta
Bibliografia
Kabat-Zinn, J. (1990). Vivere momento per momento. Trad. it.: Sabbadini, A. Tea Pratica, Milano.
Pancheri, P. (1980). Stress, emozioni e malattia. Milano: Mondadori.
Selye, H. (1974). Stress without distress. J. B. Lippincott, Philadelphia.
Selye, H. (1976). Stress in health and disease. Butterworth’s, reading, Massachusetts.