COSA SIGNIFICA MINDFULNESS
“La consapevolezza che emerge prestando attenzione intenzionalmente, nel momento presente, e in modo non giudicante al presentarsi dell’esperienza momento per momento”
(Jon Kabat-Zinn, 2003)
“Uno stato di coscienza caratterizzato da: un’attenzione consapevole, libera da valutazioni e
focalizzata nel presente, verso l’esperienza interna ed esterna e priva di reazioni verso di essa”
COSA NON E’ MINDFULNESS
Affrettarsi nelle attività senza essere attenti a ciò che facciamo;
Rompere o far cadere oggetti perchè distratti, disattenti o con la mente altrove
;
Non riuscire a notare le lievi sensazioni di tensione fisica, stress o disagio;
Dimenticare il nome di una persona subito dopo che l’abbiamo sentito
;
Ritrovarci preoccupati rispetto al futuro o al passato
;
Masticare senza essere consapevoli che stiamo mangiando
;
Essere guidati da un pilota automatico;
MINDFULNESS MEDITAZIONE E PSICOTERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE
La meditazione viene definita come “l’auto-regolazione intenzionale dell’attenzione momento per momento”
(Goleman & Schwartz, 1976)
LE COMPONENTI DELLA MEDITAZIONE MINDFULNESS
1. Accettazione: notare gli eventi interni che vengono esperiti, rinunciando agli sforzi per evitare o cambiare tali eventi e rispondendo ai fatti reali che sono accaduti piuttosto che all’esperienza interna elicitata da tali fatti (Hayes, 1994)
2. Curiosità: tutti i pensieri, emozioni e sensazioni che compaiono sono visti inizialmente come rilevanti e perciò soggetti a osservazione
3. Pazienza: permettere alle cose di accadere nel loro giusto momento è una forma di saggezza
4. Fiducia: confidare nell’abilità di restare in contatto con la propria esperienza interna
5. Mancanza di sforzo (non-striving): la meditazione è un nonfare; nessun obiettivo o risultato è atteso o perseguito
“Solo nell’acqua calma le cose si specchiano in modo non distorto. Solo in una mente calma vi è un’adeguata percezione del mondo.”
Hans Margolius
EFFETTI NEUROLOGICI E PSICOLOGICI DELLA MEDITAZIONE
Diminuzione significativa del consumo di ossigeno (17%);
Diminuzione significativa della frequenza respiratoria (da 13-14 resp. al min fino a 5-6) e cardiaca;
Aumento dell’ampiezza e della regolarità delle onde alfa, e theta onde che compaiono generalmente quando si chiudono gli occhi, e che descrivono uno stato mentale più tranquillo, caratterizzato da pensieri più lenti e meno frenetici;
Coerenza e sincronizzazione tra i due emisferi cerebrali (associata a stati di benessere ed emozioni positive) “coerenza intercerebrale”: “sincronizzazione interpersonale“ (affetto di coppia, empatia) e “sincronizzazione collettiva” “campo di coerenza collettivo” tra persone in gruppo (cooperazione o difficoltà di relazione all’interno di gruppi di lavoro)
;
Regolazione della produzione di cortisolo, ormone fondamentale nella gestione dello stress;
Effetti immunitari della meditazione: incremento degli anticorpi antinfluenzali surrenali e dal cervello in fase di stress
;
Repentina caduta dell’acido lattico nel sangue arterioso (> in stati ansiosi)
;
Aumento della serotonina, neurotrasmettitore con effetto antidepressivo, regolatore della fame e della sazietà
;
Aumento notturno della melatonina, ormone fondamentale del sonno con funzioni chiave nella sincronizzazione dei ritmi biologici dell’organismo
Aumento del Dhea (deidroepiandrosterone), ormone che agisce sull’umore e sul sistema immunitario (< anziani)
;
Aumento della Dopamina (emozioni positive)